mercoledì 17 ottobre 2012

Mio fratello...è un elefante!

No, no, non è la Ginger che sta parlando di me!
Sono proprio io, Pablo, che scrivo.
E non mi sto riferendo a McGraw.
Ora, il titolo che ho dato a questo blog è "La mia famiglia...allargata".
Allargata certo per via di Maya, di Mcgraw, di Ginger, di Simba, dei vari cugini, di Pufulet...ma non basta! 
Questa mia famiglia un paio di anni fa l'abbiamo allargata di un bel po'! 
Non ci credete??? Ci abbiamo fatto entrare un elefante, vedete un po' voi!!!
Adesso...non pensate che abbiamo un elefante in giardino, o che dorme a letto con noi...no...un attimo di pazienza, e vi spiego tutto!!!

Innanzitutto voglio presentarvi SHIMBA, mio fratello.





Viene da un Paese lontano lontano lontano, chiamato Africa, ed è un piccolo elefantino che ora ha 6 anni, ma che alla tenerissima età di sei settimane è rimasto orfano di sua mamma (in queste foto era stato appena trovato, accanto al corpo di sua mamma, stremato, senza forze e disperato). 

Per chi non lo sapesse, gli elefanti sono dei mammiferi molto intelligenti, e dotati di un forte senso della famiglia. Basti pensare che alla morte di un parente, essi praticano una sorta di cerimonia funebre, accarezzando le ossa e le zanne del parente volato sul Ponte.
Quando un elefantino nasce, inoltre, non è come noi, che dopo due mesi possiamo già sopravvivere senza mamma (anche se abbiamo bisogno poi di una mamma bipede!!!). L'elefantino per sopravvivere deve stare assieme alla mamma per almeno tre anni, periodo di tempo in cui questa provvede al suo sostentamento, alla sua protezione e alla sua cura. Purtroppo le possibilità che un piccolo elefantino riesca a sopravvivere alla morte prematura della madre, nei suoi primi anni di vita, è molto, molto bassa.
E purtroppo, la mortalità degli elefanti adulti è sempre più elevata, e questo, ahimè, soprattutto a causa di certi bipedi cattivi, che uccidono brutalmente queste meravigliose creature per rubare le loro zanne, da cui ricavano l'avorio. Pensate che ogni anno vengono uccisi 19 mila elefanti africani dai bracconieri.
Ebbene sì, ancora una volta, bipedi, siete voi i responsabili di questi veri e propri delitti. Voi che lo fate materialmente, ma anche voi che fate finta di non vedere, e non fate nulla per fermare tutto ciò.
Lo so che queste meravigliose e speciali creature vi sembrano così lontane, però non per questo bisogna fare finta di niente. Loro sono come noi, solo un po' più grandi e con il naso un po' più lungo, ma hanno lo stesso nostro e vostro diritto di vivere e di essere tutelati, e possiedono una capacità di amare che neanche vi immaginate. Sono un patrimonio di tutti.

Per fortuna, in mezzo a tutti i bipedi del mondo, come sempre, c'è ancora qualcuno che si distingue. Qualcuno che ha capito che è necessario fare qualcosa per aiutare queste antiche e speciali creature.
Ed ecco che è grazie a queste persone che Shimba è vivo, sta bene, ed è diventato mio fratello, a distanza.
Dal 1977, infatti, in Kenya, a 12 km a sud del centro di Nairobi, all’interno del Nairobi National Park, esiste il David Sheldrick Wildlife Trust, una fondazione unica al mondo che si occupa di curare, svezzare e rimettere in libertà, nel Parco Nazionale dello Tsavo East, piccoli di elefante africano e di rinoceronte nero, rimasti orfani, soprattutto a causa dei bracconieri. Si tratta di un centro meraviglioso, dove molti bipedi del luogo si sostituiscono, nel vero senso della parola, alla mamma elefante degli orfanelli, allattandoli con il biberon ogni tre ore, riscaldandoli con le coperte e dormendo accanto a loro, per curare le loro ferite del corpo, ma anche quelle più profonde, dell'anima.






















Ora, vi starete chiedendo come io possa essere venuto a conoscenza di tutto ciò.
Ve lo spiego subito: nel 2009 il mio Dottore di fiducia (si, quello che mi ha fatto la puntura quando mi sono mangiato il gambaletto...e si, sempre quello che mi ha fatto l'esame del sangue anche se io non volevo!!!), in seguito ad un viaggio in Africa, è entrato in contatto con questo mondo e se n'è innamorato a tal punto da fondare un Progetto tutto italiano che condivide gli stessi scopi, obiettivi e finalità del David Sheldrick Wildlife Trust di Nairobi in Kenia: 
il PENGO LIFE PROJECT.
Il Pengo life Project si occupa di sensibilizzare e far conoscere questa realtà in tutto il territorio italiano, e di raccogliere fondi da inviare direttamente al Centro in Kenya, fondi che permettono di acquistare medicamenti, sostentamenti, e tutto quanto sia necessario per contribuire alla cura e alla sopravvivenza degli elefanti ricoverati nel Centro.
Attraverso il Pengo Life Project, così, si sta diffondendo anche in Italia la conoscenza di quello che è un aiuto concreto, facile e non impegnativo che si può dare al David Sheldrick Wildlife Trust, oltre alla semplice donazione, e cioé: 
l'adozione a distanza di un elefante o rinoceronte ricoverato nel centro.
Adottare a distanza per un anno un cucciolo di elefante o di rinoceronte africano costa soltanto 50 dollari (meno di 38 euro!). Adottando un cucciolo, diventi membro del David Sheldrick Wildlife Trust  e vieni continuamente aggiornato sul tuo cucciolo come genitore adottivo.



Ecco qui...in poche bau-parole, ho cercato di spiegarvi come funziona il tutto, ma vi lascio anche qualche link utile se volete saperne di più.
Bau!

Il sito del Pengo Life Project: www.pengolifeproject.it
Per saperne di più sul Centro: http://www.pengolifeproject.it/centro.html
Le istruzioni per l'adozione a distanza: http://www.pengolifeproject.it/adozione.asp
Il sito in inglese del David Sheldrick Wildlife Trust: http://www.sheldrickwildlifetrust.org/

13 commenti:

  1. che belle foto e quanta dedizione avete. siete grandi !
    un abbraccio e tanti bauuuu bau

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  2. siete veramente una famiglia fantastica,cliccherò sui link che hai lasciato per curiosare un po

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    1. Grazie Silvia, il nostro obiettivo è anche questo: di far conoscere, di diffondere, perché spesso essendo una realtà così lontana, si fa fatica. Grazie di cuore! bauuuu

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  3. Bau amico! Ma che cosa meravigliosa! Siete davvero una famiglia speciale! E grazie per averci raccontato questa storia così commovente e anche triste.. Esiste una realtà al di fuori del nostro mondo che proprio non conosciamo!
    Sei sempre il migliore amichetto mio!
    Bau bau
    la tua mirty

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    1. Oh Mirty...grazie a Te! Anche tu sei la mia preferita, sempre sempre! E le ricettine che ci racconti...gnam gnam, da leccarsi i baffi! Bauuuuu

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    2. Grazie amichetto!! Come stai? Come vanno le cose a casa?
      Tante leccatine

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  4. che meraviglia, quando sono andata in vacanza in India mi sono rifiutata di salire sopra gli elefanti, mi facevano pena, povere bestie, un abbraccio SILVIA&MAYA

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    1. Ehgià, poveri elefantini! Hai fatto bene! Bau bau!

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